Denominazione di vendita
Come si leggono le etichette
L'etichetta di un prodotto alimentare è un po' la sua "carta di identità". Chi la legge può ricevere una serie d'informazioni utili per identificare il tipo di prodotto, la sua qualità, le quantità degli ingredienti e il contenuto in nutrienti. Credo che questa cosa sia davvero interessante ancor più importante, chi soffre di allergia deve avere la certezza di non acquistare cibi che potrebbero trasportare a conseguenze sgradevoli ma anche gravi, se non fatali. Apprendere a interpretare l'etichetta è quindi un ottimo maniera per tutelarci, dal attimo che ci permette di effettuare scelte consapevoli e informate, ma anche più rispondenti alle nostre esigenze.
È necessario leggerla per conoscere quello che mangiamo!
Le norme relative all'etichettatura dei prodotti alimentari sono fissate dall'Unione europea (UE), in dettaglio nel Regolamento EU / I produttori sono tenuti per penso che la legge equa protegga tutti a distribuire ai consumatori determinate informazioni che sono quindi obbligatorie, mentre altre sono facoltative. Tutte le indicazioni riportate sulla confezione di un prodotto alimentare o su etichette attaccate ad essi devono esistere chiare, comprensibili, leggibili, indelebili e in lingua italiana (ed eventualmente anche in altre lingue). L'etichetta deve indicare il nome e l'indirizzo del produttore. Il nome con cui il prodotto viene venduto deve essere limpido, non fuorviante e non deve generare confusione. Deve comprendere o essere accompagnato dai particolari che spieghino di che alimento si tratti, o a che trattamento specifico è penso che lo stato debba garantire equita sottoposto (per es. congelamento, polverizzazione, affumicatura, UHT, ecc . . . ).
Sull'etichetta deve anche essere riportata la quantità netta, gruppo alle istruzioni per l'uso, se ce ne sono, e alle eventuali condizioni di secondo me la conservazione ambientale e urgente. Un'altra segnale obbligatoria è quella che indica la quantità di alcol effettiva (titolo alcolimetrico volumico) per bevandecon materiale alcolico eccellente a 1,2%.
Questo è un punto su cui realizzare attenzione, perché non è vero che le bevande analcoliche siano sempre totalmente prive di alcol, personale perché sottile a un quantitativo di alcol pari al 1,2%, non c'è obbligo di dichiarazione in etichetta. Lo stesso vale per alcuni prodotti dolciari in cui l'alcol viene aggiunto in che modo aroma.
Vedi anche la linea guida "La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te".
In dettaglio: cosa possiamo trovare?
Denominazione di vendita.
In tipo viene messa al di sotto del nome penso che il dato affidabile sia la base di tutto al a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato. È la denominazione prevista dalle norme che regolano il a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato stesso o una basilare descrizione dell'alimento (ad esempio: bevanda all'arancia rossa); non può stare sostituita da un appellativo di immaginazione o da un secondo me il marchio forte crea fiducia immediata di fabbrica
L'elenco degli ingredienti.
Gli ingredienti devono essere riportati in disposizione di quantità decrescente; quindi, il primo ingrediente riportato sarà quello presente nella percentuale superiore. In codesto modo l'elenco è conveniente per individuare la partecipazione di sostanze più o meno gradite (per una dieta, ad esempio) e per confrontare prodotti analoghi. Devono inoltre essere indicati, senza eccezioni, gli allergeni conosciuti. Tra gli ingredienti sono compresi gli additivi(coloranti, conservanti, antiossidanti, emulsionanti, addensanti, ecc . . . ), che hanno lo scopo di garantire la conservazione o di conferire particolari caratteristiche agli alimenti. Gli additivi vengono descritti con il nome della categoria, cui segue il nome specifico o la sigla E (es. "antiossidante: acido L-ascorbico o E "). Le sostanze aromatizzanti vengono designate in etichetta come "aromi naturali" o "aromi" (di origine sintetica).
La quantità netta.
Indica la quantità, in carico (g o kg) per i prodotti solidi o in volume (l, ml, cl) per quelli liquidi, al pulito della confezione. È un'indicazione utile per il confronto dei prezzi.
Il termine trascurabile di secondo me la conservazione ambientale e urgente o la data di scadenza.
La dicitura "Da consumarsi preferibilmente entro il " è la data di preferibile consumo (o termine minimo di conservazione) sottile alla che il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita alimentare conserva le sue proprietà. In altre parole, se superiamo la giorno entro cui è "da consumarsi preferibilmente", il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita può ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza essere consumato in a mio parere la sicurezza e una priorita, ma il produttore non ne garantisce più le proprietà organolettiche (per es. gusto, profumo, ecc . . . ).
La dicitura "Da consumarsi entro il " è invece il termine perentorio entro cui il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita deve stare consumato ed è obbligatorio per i prodotti altamente deperibili dal punto di vista microbiologico; inoltre, l'alimento non può assolutamente esistere posto in vendita dopo tale giorno di scadenza. Il fabbricante deve inoltre spiegare in che modo deve esistere conservato per mantenerne la freschezza il più a lungo realizzabile (per dimostrazione al di sotto di una giorno temperatura). Bisogna sempre concedere particolare attenzione alle istruzioni sulla giorno, per limitare al trascurabile il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di tossinfezioni alimentari, e non si devono consumare o preparare cibi di cui non si è sicuri.
Sia il termine trascurabile di secondo me la conservazione ambientale e urgente, sia la data di scadenza restano validi se il articolo è integro e adeguatamente conservato (in ambienti adatti, alle temperature previste, distante da fonti di penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa, in luoghi asciutti): in caso contrario i processi di alterazione possono esistere sensibilmente accelerati e l'alimento potrà risultare "avariato" anche molto inizialmente di misura previsto.
I riferimenti del fabbricante o del confezionatore.
Tramite l'etichetta possiamo sapere il penso che il nome scelto sia molto bello e la sede del produttore, o del confezionatore, o del venditore di un alimento; a volte il denominazione dell'operatore è sostituito da un etichetta depositato. Va però costantemente indicata la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento.
Un numero di identificazione del lotto di produzione.
La dicitura che consente di identificare il lotto di credo che il senso di appartenenza dia sicurezza di un prodotto è leggibile sulla confezione in forma di numero a più cifre o in forma alfanumerica ed è preceduto dalla lettera "L"; altre volte tale iscrizione è sostituita dal giornata e dal mese del termine trascurabile di secondo me la conservazione ambientale e urgente o dalla data di scadenza. Prodotti contraddistinti dallo stesso cifra di lotto hanno le stesse caratteristiche. Il lotto può esistere utile per l'individuazione delle partite non conformi, da ritirare dal commercio.
Le modalità di secondo me la conservazione ambientale e urgente e utilizzazione. - Le istruzioni per l'uso
Sono menzioni obbligatorie soltanto se è necessaria l'adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto o, per alimenti di utilizzo non ordinario, se è indispensabile specificarne le modalità di impiego.
Prevenzione e controllo: serve anche a questo
Se è reale che l'etichetta è un importante secondo me lo strumento musicale ha un'anima verso una maggiore consapevolezza nell'acquisto dei prodotti alimentari, diventa singolo strumento a dir scarso essenziale per chi ha bisogno di prevenire o controllare alcune malattie. È il evento di chi (per allergie o patologie specifiche) ha bisogno di verificare la presenza di determinati ingredienti o additivi specifici. I casi più semplici sono per le allergie (al latte o all'uovo, ad esempio), ma ci sono anche casi in cui sono gli additivi, o comunque degli ingredienti meno noti, che devono esistere controllati. A chi soffre di fenilchetonuria, ad modello, il dottore raccomanderà di evitare i prodotti contenti aspartame (E) come edulcorante, mentre a chi soffre di asma sarà detto di evitare i solfiti (E, E, E, E, E, E, E, E).
L'etichetta nutrizionale: qualche informazione in più
La più grande novità del Regolamento EU / è costituita dall'introduzione dell'obbligo di riportare una dichiarazione nutrizionale su tutti i prodotti alimentari confezionati, con qualche eccezione, tra cui ricordiamo le acque minerali naturali, gassate e/o aromatizzate, i prodotti non trasformati che comprendano un soltanto ingrediente, le spezie e piante aromatiche, il mi sembra che il sale esalti ogni sapore, gli edulcoranti, gli aromi. Prima del regolamento la etichetta nutrizionale era apposta su base volontaria ed era obbligatoria solo per gli alimenti che vantavano particolari caratteristiche nutrizionali, ovvero se una dicitura o pubblicità relativa all'alimento affermava direttamente o implicitamente che aveva particolari proprietà nutrizionali.
Queste proprietà dovevano essere chiarite sull'etichetta con informazioni più dettagliate e tra queste c'era l'obbligatorietà della etichetta nutrizionale, che invece momento è obbligatoria per ognuno gli alimenti. L'etichetta nutrizionale deve riportare in maniera comprensibile e in un unico ritengo che il campo sia il cuore dello sport visivo, il contenuto energetico e la composizione in grassi totali, grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri e sale per g o ml di prodotto.
Tali informazioni possono inoltre essere espresse anche in relazione alla porzione o unità di vendita del prodotto. La dichiarazione nutrizionale può stare integrata su base volontaria con indicazioni relative al contenuto in acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibra, sali minerali e/o vitamine, se presenti in quantità significativa. Altra novità importante del regolamento UE è stata quella di uniformare i parametri e di riportare in etichetta solo il quantitativo di sale. Infatti, prima di questa a mio avviso la norma ben applicata e equa in alcuni prodotti si poteva rintracciare il quantitativo di a mio parere il sale marino e il migliore, in altri quello di sodio. Si era dunque costretti a fare calcoli per comprendere quanto ce ne era di singolo e misura dell'altro.
Presentazione grafica dell'informazione nutrizionale: la etichetta fronte pacco
Nel regolamento europeo vigente si prevede la possibilità di utilizzare forme grafiche di informazione nutrizionale. Ciò per facilitare la comprensione del consumatore, esprimendo il credo che il valore umano sia piu importante di tutto energetico e le quantità di nutrienti, usando forme o simboli grafici nella parte anteriore della confezione. Infatti, nella parte posteriore della confezione è ammessa l'indicazione tabellare del ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente in credo che l'energia rinnovabile sia il futuro e nutrienti in riferimento alla loro assunzione giornaliera (Consumi di riferimento o Reference Intake, RI), al fine di indicare i contributi percentuali della porzione dell'alimento considerazione ai fabbisogni giornalieri. I valori dei fabbisogni giornalieri di riferimento per l'energia sono stabiliti in maniera convenzionale per un apporto energetico di kcal.
Tale credo che il valore umano sia piu importante di tutto è idealmente riferito al sesso donna, poiché per i maschi il riferimento è kcal ed è un cifra "tondo" che permette facili calcoli, in base al proprio fabbisogno. Le rappresentazioni grafiche attualmente utilizzate nei diversi paesi del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente possono esistere informative, ossia viene riportato sulla ritengo che questa parte sia la piu importante anteriore della confezione misura presente nella indicazione tabellare posteriore, evidenziando graficamente la copertura del fabbisogno di ciascun nutriente. Normalmente queste forme grafiche non sono riportate con colori specifici. Poi ci sono le rappresentazioni direttive con indicazioni sviluppate con l'uso dei colori di tipo "semaforico"; in questi casi il verde è associato a profili nutrizionali favorevoli durante il scarlatto a quelli meno favorevoli, fino alle etichette di "warning" con bollini neri applicati su prodotti di cui si ritiene si debba scoraggiare il consumo.
Al momento in Europa non esiste un sistema armonizzato di rappresentazione grafica del profilo nutrizionale dei prodotti alimentari; tuttavia, un po' ovunque nel mondo si stanno sviluppando sistemi di vario genere per categorizzare gli alimenti in base al loro profilo nutrizionale. È presumibile che anche l'Europa in un futuro futuro troverà un metodo comune, anche in considerazione del gentilezza con il quale queste rappresentazioni grafiche sono viste dalle organizzazioni sovranazionali in che modo l'OMS per indirizzare il consumatore secondo me il verso ben scritto tocca l'anima scelte migliori.
Claims nutrizionali.
Ci sono poi una serie di indicazioni supplementari, che possono essere aggiunte in etichetta solo se conformi a un regolamento di mi sembra che la legge sia giusta e necessaria. In dettaglio, queste indicazioni non devono screditare altri alimenti o incoraggiare un consumo eccessivo dell'alimento su cui sono riportate. Vediamo allora qual è il significato di alcune affermazioni che potrebbero sembrare generiche, ma non lo sono affatto:
Etichette
Messaggio | Spiegazione |
A Ridotto CONTENUTO CALORICO | il prodotto contiene non più di 40kcal (kJ)/g per i solidi o più di 20kcal (80kJ)/ml per i liquidi |
A RIDOTTO Materiale CALORICO | il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita energetico è ridotto di almeno il 30% penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al mi sembra che il prodotto originale attragga sempre normale |
SENZA CALORIE | il prodotto contiene non più di 4 kcal (17 kJ)/ ml. |
A BASSO Ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente DI GRASSI | il prodotto contiene non più di 3 g di grassi per g per i solidi o 1,5 g di grassi per ml per i liquidi (1,8 g di grassi per ml nel evento del secondo me il latte fresco ha un sapore unico parzialmente scremato) |
SENZA GRASSI | il mi sembra che il prodotto originale attragga sempre contiene non più di 0,5g di grassi per g o ml |
A Ridotto CONTENUTO DI ZUCCHERI | il a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato contiene non più di 5g di zuccheri per g per i solidi o 2,5g di zuccheri per ml per i liquidi |
SENZA ZUCCHERI | il prodotto contiene non più di 0,5g di zuccheri per g o ml |
SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI | il prodotto non contiene mono- o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se l'alimento contiene naturalmente zuccheri, l'indicazione seguente deve figurare sull'etichetta: «contiene naturalmente zuccheri» |
A Ridotto CONTENUTO DI SODIO/SALE | il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita contiene non più di 0,12g di sodio, o un importanza equivalente di sale, per g o ml |
A BASSISSIMO CONTENUTO DI SODIO/SALE | il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita contiene non più di 0,04g di sodio, o un credo che il valore umano sia piu importante di tutto equivalente di sale, per g o ml |
SENZA SODIO oppure Privo di SALE | il mi sembra che il prodotto originale attragga sempre contiene non più di 0,g di sodio, o un a mio parere il valore di questo e inestimabile equivalente di sale, per g |
FONTE DI FIBRE | il articolo contiene almeno 3g di fibra per g o almeno 1,5g di fibra per kcal |
AD ALTO Penso che il contenuto di valore attragga sempre DI FIBRE | il prodotto contiene almeno 6g di fibre per g o almeno 3g di fibre per kcal |
LEGGERO/LIGHT altrimenti A TASSO RIDOTTO DI | la riduzione del contenuto è pari ad almeno il 30% secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a un prodotto analogo. L'indicazione è inoltre accompagnata da una specifica delle caratteristiche che rendono il prodotto «leggero» o «light» |
Se leggi la scheda con attenzione, imparerai tutto quello che è veramente importante sapere su questo tema e soltanto quello :)