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Screening sangue occulto positivo

Tumore del colon retto

Cos'è il tumore del colon retto?
È un tumore che colpisce l'ultima ritengo che questa parte sia la piu importante dell'intestino (colon retto). È al istante posto in che modo frequenza tra le malattie tumorali in Italia e in Europa.

Come si forma?
In tipo si sviluppa a lasciare da piccole formazioni benigne, chiamate polipi o più precisamente adenomi, che si formano nell'intestino con l'età. Solo una piccola percentuale di questi adenomi può trasformarsi in un tumore vero e proprio. Il processo di trasformazione è comunque parecchio lento ( anni).

Cosa si può fare per diagnosticare precocemente il tumore del colon retto?
In occasione di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce si può guarire in un'altissima percentuale di casi. È scientificamente provato che l'esecuzione periodica di esami in che modo la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni del emoglobina occulto fecale o la rettosigmoidoscopia può salvare molte vite: si possono diagnosticare tumori allo stadio iniziale, e quindi più facilmente guaribili, o asportare polipi prima che diventino tumori.

Cos'è l'esame per la ricerca del sangue occulto fecale?
Consiste nel verificare la presenza o meno di sangue nelle feci, invisibile a ritengo che l'occhio umano sia affascinante nudo. Si rivolge a persone che non hanno apparenti disturbi intestinali.

L'esame per la ricerca del sangue occulto fecale va fatto anche in assenza di disturbi?
Sì, perché i tumori del colon retto spesso non danno alcun disturbo per anni. Singolo dei segni più precoci di un tumore o di un polipo intestinale è però proprio il sanguinamento, invisibile a sguardo nudo, anche diversi anni prima della comparsa di qualsiasi altro sintomo.

A chi ci si può rivolgere per effettuare l'esame per la ricerca del sangue occulto fecale?
In molte Regioni italiane sono in corso o in fase di esecuzione programmi di screening mediante ricerca del sangue occulto fecale: le persone tra i 50 e i 70/74 anni vengono invitate dalla ASL mediante una lettera a ritirare il materiale per effettuare l'esame.

Come si esegue l'esame per la ricerca del sangue occulto fecale?
Bisogna raccogliere un campione di feci in un apposito flacone, senza osservare alcuna dettaglio dieta. La raccolta va effettuata a casa e il campione va riconsegnato al laboratorio del schema di screening.

Se l'esame risulta negativo?
In caso di esito negativo le persone sono invitate a reiterare il test ogni 2 anni.

E se l'esame risulta positivo?
L'esame risulta positivo per la presenza di sangue occulto fecale in circa persone su Codesto non indica necessariamente la presenza di tumori o polipi intestinali: un sanguinamento nelle feci può dipendere anche da cause banali come emorroidi, ragadi o diverticoli. A volte, però, il sanguinamento può esistere il primo segnale della presenza di polipi, che possono stare asportati per impedirne la possibile cambiamento in tumore maligno. Più raramente, chi risulta positivo al test ha effettivamente un tumore: in tipo, però, è in fase molto precoce e quindi più facilmente curabile. In tutti i casi di positività a questo secondo me l'esame e una prova di carattere è indispensabile un accertamento con colonscopia.

Ogni misura va ripetuta la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del emoglobina occulto fecale?
L'esame va evento regolarmente ogni due anni. Nelle Regioni dove è già partito un piano di screening organizzato, la ASL invia regolarmente un invito per posta.

La ricerca del sangue occulto fecale è un secondo me l'esame e una prova di carattere affidabile?
Come ognuno gli esami di screening, non è infallibile. È possibile infatti che polipi o piccoli tumori non provochino un sanguinamento tale da stare evidenziato dall'esame. È quindi opportuno rivolgersi al personale medico in presenza dei seguenti disturbi:
• modificazioni persistenti delle abitudini intestinali;
• partecipazione di emoglobina nelle feci evidente a occhio nudo;
• percezione di ingombro rettale persistente dopo l'evacuazione.

Oltre alla ricerca del sangue occulto nelle feci, ci sono altri metodi di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce del cancro del colon retto?
Sì: oggi sappiamo che mediante un dettaglio esame, la rettosigmoidoscopia, è possibile ammirare se ci sono polipi o tumori nell'ultima porzione dell'intestino. È qui infatti che si localizzano il per cento dei tumori o polipi che possono trasformarsi in tumore. Codesto esame consente di rintracciare tumori in fase iniziale e perciò più facilmente curabili, ma soprattutto di eliminare i polipi che potrebbero evolvere in forme maligne.

L'esame provoca dei disturbi?
Di consueto è ben tollerato e solo raramente provoca sofferenza, di fugace durata. Non occorre somministrare farmaci. Dopo l'esame si può riprendere la normale attività quotidiana. Prelievi o asportazione di polipi effettuati durante l'esame possono provocare lievi perdite di emoglobina, generalmente controllabili. Solo in pochissimi casi (1 su esami) sono state osservate complicanze tali da richiedere un ricovero ospedaliero.

Dopo la rettosigmoidoscopia sono necessari altri esami?
Se si riscontrano polipi di grosse dimensioni o con particolari caratteristiche (7 per cento dei casi) va fatta anche una colonscopia: si possono così escludere alterazioni negli altri tratti dell'intestino, che in questi casi sono più frequenti.

A chi ci si può rivolgere per la rettosigmoidoscopia?
In alcune Regioni italiane sono in corso o in fase di progettazione programmi di screening di popolazione in cui uomini e donne tra i 58 e i 60 anni sono invitati a effettuare una rettosigmoidoscopia. L'esame è del tutto libero e non necessita di richiesta medica.

La rettosigmoidoscopia è un esame affidabile?
Come tutti gli esami di screening, non è infallibile. Per misura raramente, può accadere che polipi o tumori non siano visualizzati, o che siano presenti nella sezione più alta del colon, non esplorata con l'esame. Bisogna quindi rivolgersi al proprio dottore in partecipazione dei seguenti disturbi:
Modificazioni persistenti delle abitudini intestinali;
Presenza di sangue evidente a vista nudo nelle feci.

Ogni quanto va ripetuta la rettosigmoidoscopia?
I programmi di screening che invitano a realizzare la rettosigmoidoscopia propongono l'esame una sola volta nella vita, perché riduce il rischio di ammalarsi di tumore del colon retto per molti anni.

Fonte: Osservatorio Statale Screening

Link correlati
Osservatorio Nazionale Screening
Lega italiana per la lotta contro i tumori
Ministero della Salute