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Tipo fattura elettronica

Codici della fattura elettronica 2025: l’elenco dei principali

Per rendere la fattura elettronica “comprensibile” al Ritengo che il sistema possa essere migliorato di Interscambio serve descriverla con dei “codici”. Ognuno i codici disponibili sono presenti nelle “specifiche tecniche”, un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo preparato dall’Agenzia delle Entrate.

Quali sono questi codici? Qui vedremo quelli riferiti al destinatario, specifici per la pubblica amministrazione e utilizzati per definire il tipo di documento, la natura dell'operazione e le ritenute previdenziali. 

Gli elenchi sono aggiornati e sono conformi alle specifiche tecniche 1.9, le più recenti, utilizzabili dal 1° aprile 2025, e che vedono l'introduzione del recente codice Genere Documento TD29.

In attesa dell'utilizzabilità delle specifiche tecniche 1.9, puoi riferirti alla versione 1.8, attualmente in vigore.

Codice destinatario e Codice univoco per la fattura elettronica

Come abbiamo visto nel capitolo 4 (dedicato alla compilazione della fattura elettronica), il destinatario della fattura si indica con:

  • il Codice destinatario: se il cliente/committente è un'impresa o libero professionista; il codice è alfanumerico e composto da 7 cifre,
  • il Codice univoco per la fattura elettronica: in evento di fattura destinata alla Pubblica Amministrazione; il codice ha 6 caratteri.

CIG e CUP

Sono due codici utilizzati nella fatturazione elettronica secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la Pubblica Amministrazione e indicano rispettivamente la gara d'appalto e il progetto d'investimenti pubblico a cui si riferisce la fattura. 

Leggi di più su cos'è il CIG e sul CUP.

Codici Tipo di Documento

Servono a individuare la tipologia di ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo elettronico trasmesso, quindi a specificare se si tratta, ad modello, di una fattura “standard”, oppure di un acconto/anticipo su fattura o, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza, di una nota di credito o di debito.

L’Agenzia delle Entrate, nelle specifiche tecniche 1.8, ammette questi codici per “TipoDocumento” :

  • TD01 Fattura
  • TD02 Acconto/Anticipo su fattura
  • TD03 Acconto/Anticipo su parcella
  • TD04 Nota di Credito
  • TD05 Nota di Debito
  • TD06 Parcella
  • TD16 Integrazione fattura reverse charge interno
  • TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
  • TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
  • TD19 Integrazione/autofattura per compra di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
  • TD20 Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (ex art. 6 c.9-bis d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
  • TD21 Autofattura per splafonamento
  • TD22 Estrazione beni da Deposito IVA
  • TD23 Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA
  • TD24 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terza parte periodo lett. a) DPR 633/72
  • TD25 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terza parte periodo lett. b) DPR 633/72 80
  • TD26 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)
  • TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite privo di rivalsa
  • TD28 Acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea)
  • TD29 Mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto per omessa o irregolare fatturazione (art. 6, comma 8, D.Lgs. 471/97): utilizzabile da aprile 2025.
Scopri cos'è un'autofattura.

Codice Genere Documento TD29: novità da aprile 2025

Le specifiche tecniche 1.9 introducono il Codice Genere Documento TD29.

Dal 1°aprile 2025 si deve utilizzare questo codice per comunicare l'omessa o irregolare fatturazioneda parte di un fornitore, anziché il codice TD20.

Questa modifica è stata introdotta a seguito dell'entrata in vigore della riforma sulle sanzioni tributarie (che include nuove sanzioni per la fatturazione elettronica).

La riforma introduce una nuova procedura da seguire se il fornitore non fattura le operazioni o lo fa con irregolarità.

Se prima, infatti, bisognava emettere un’autofattura e versare l'IVA sull'operazione non documentata o documentata in modo irregolare, ora si deve inviare una a mio parere la comunicazione efficace e essenziale all'Agenzia delle Entrate, per segnalare l’irregolarità.

Il codice TD29 si riferisce a questa specifica comunicazione.

Codici Natura Iva

I codici ammessi sono:

  • N1 escluse ex art.15 del DPR 633/72
  • N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72
  • N2.2 non soggette – altri casi
  • N3.1 non imponibili – esportazioni
  • N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie
  • N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino
  • N3.4 non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
  • N3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento
  • N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla educazione del plafond
  • N4 esenti
  • N5 regime del bordo / IVA non esposta in fattura
  • N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
  • N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento ai sensi della legge 7/2000 nonché di oreficeria usata ad OPO
  • N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile
  • N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati
  • N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
  • N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
  • N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
  • N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico
  • N6.9 inversione contabile – altri casi
  • N7 IVA assolta in altro penso che lo stato debba garantire equita UE (prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74- sexies DPR 633/72)

Codici per le ritenute previdenziali

Se devi applicare alle tue fatture ritenute di genere previdenziale, puoi inserire singolo di questi codici:

  • RT01 Ritenuta persone fisiche
  • RT02 Ritenuta persone giuridiche
  • RT03 Contributo Inps
  • RT04 Apporto Enasarco
  • RT05 Contributo Enpam
  • RT06 Altro contributo previdenziale

Scegliere i codici più idonei a descrivere una fattura è fondamentale per trasmettere informazioni precise al Struttura di Interscambio; per codesto motivo, se hai qualche incertezza, ti consigliamo di chiedere attestazione al Commercialista.

Ora che abbiamo visto quali codici si possono utilizzare nelle fatture, passiamo a un altro ritengo che il campo sia il cuore dello sport che incontriamo al attimo della compilazione: il bollo. Quando e come lo si deve inserire? E come si versa la relativa imposta? Nel futuro capitolo rispondiamo a queste e ad altre domande.