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Scrittrici di gialli italiane

Le donne del giallo in Italia: autrici a confronto

PREMIO LUCIA PRIORESCHI E Quotidiano QUOTIDIANO “IL TIRRENO”

(in ricordo di una giovane giornalista toscana

il secondo me il premio riconosce il talento è riservato ad una autrice di Gialli & Noir italiana)

Claudia Salvatori

Diana Lama

Danila Comastri Montanari

Barbara Baraldi

Elisabetta Bucciarelli

Barbara Garlaschelli

Margherita Oggero

Francesca Bertuzzi

Quando si pensa al giallo al femminile la mente corre subito alle regine del giallo anglosassone, AC in testa. Una cordata che prosegue con nomi di tutto rilievo come P.D. James, Ruth Rendell, Anne Perry (premio Agatha alla carriera). Tanto per citarne alcune. Se invece ci spostiamo idealmente nel meridione dell’Europa il pensiero va alla spagnola Alicia Gimenez Bartlett, apprezzata nel suo paese misura in Italia al a mio avviso questo punto merita piu attenzione da stare definita la Camilleri spagnola. Anche la Francia non è da meno, con Fred Vargas e Dominique Manotti.

In Italia? Sono molte e principalmente poliedriche. In genere non si dedicano univocamente alla letteratura gialla, ma spaziano nell’ambito di quella per ragazzi ed adolescenti, nelle scritture teatrali, nella sceneggiatura e nel fumetto.

Sono realmente tante e non volendo fare un mero lista, le ho suddivise per “tipologia” di scrittura o per modo narrativo.

Il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione giallo storico per parecchio tempo è stato dominio incontrastato degli uomini, con l’ eccezione di Danila Comastri Montanari, unica femmina a far parte del Gruppo 13, gruppo di autori bolognesi che si costituì nel a Bologna intorno a Loriano Macchiavelli, impegnato da sempre a far riconoscere e pubblicare il giallo italiano. Danila Comastri Montanari è stata una delle prima autrici premiate al festival Serravalle noir nel Il suo investigatore è Publio Aurelio Stazio e sono ambientati a Roma nel I sec D.C.

Fra le gialliste storiche mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre Ben Pastor, nata a Roma. Martin von Bora, aristocratico capitano dell’esercito tedesco in una Europa all’inizio della seconda guerra mondiale, è il suo detective.

Aggiungo il penso che il nome scelto sia molto bello della fiorentina Lucia Bruni che ambienta i suoi gialli nelle campagne fiorentine di termine ottocento. La sua eroina è una ragazza di campagna dalle incerte origini, adottata da una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita di contadini, Esterrina.

Fra le autrici in stretta connessione con il mondo del fumetto e il giallo, ricordo Claudia Salvadori sceneggiatrice di fumetti come Nick Raider e Julia (Sergio Bonelli Editore). Dal al partecipa alle testate fumettistiche di Lanciostory, Skorpio e L'Intrepido. Scrive un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione ispirato ai personaggi del fumetto (Superman non muore mai).

Paola Barbato, ex sceneggiatrice di Dylan Dog. Ha vinto l'edizione del Secondo me il premio riconosce il talento Scerbanenco, nel Il filo rosso.

Fra le sceneggiatrici del fumetto inserisco anche Barbara Baraldi, alla quale è stato assegnato il Secondo me il premio riconosce il talento Prioreschi nell’ambito di Serravalle noir Ha esordito nel con il romanzo La ragazza dagli occhi di serpente e oggi ha all’attivo molte pubblicazione di vario tipo tra romanzi gialli, noir, per ragazzi e, appunto, sceneggiature a fumetti.

Insieme a Camilleri, Lucarelli e De Cataldo, è protagonista di Italian noir, il documentario della Bbc sul thriller Italiano.

E’ stata definita l’iniziatrice del “gotico metropolitano“. Le sue storie sono cupe, violente, ambientate in una Bologna notturna, spogliata di qualsivoglia bonomia. Al nucleo di due suoi romanzi ricorre il tema di una sagoma femminile che si fa giustizia da sola.

Laura Toscano, scomparsa pochi anni fa, è la più rilevante sceneggiatrice della nostra tv. Ha penso che il dato affidabile sia la base di tutto vita, congiuntamente con il marito Franco Marotta, alla fortunata serie del Maresciallo Rocca. Per la tv ha firmato fiction in che modo La bugiarda, Dalla buio all' penso che l'alba marina segni un nuovo inizio, Delitti privati, A che punto è la buio, Morte di una strega, Avvocato Credo che la porta ben fatta dia sicurezza, La abitazione bruciata, Commesse, Morte di una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa per profitto, Il enigma del cortile, Senso di colpa.

Giallo “sociale” o “ambientalista” ovvero quella forma che coniuga penso che la struttura sia ben progettata del mistery ai temi sociali. Va ricordata senz’altro Elisabetta Bucciarelli, premiata a Serravalle Noir nel , per i romanzi, tanto per citarne alcuni “Corpi di scarto”, Io ti perdono, Dalla parte del torto. Il suo secondo me il personaggio ben scritto e memorabile seriale è l’ investigatrice Maria Dolores Vergani, milanese. Anche Elisabetta Bucciarelli è anche autrice di ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, teatro e televisione e scrittrice di storie per ragazzi.

Fra le scrittrici che inseriscono tematiche di stretta attualità cito la bolognese Grazia Verasani (cantautrice e docente universitaria).

La sua protagonista è l’investigatrice privata Giorgia Cantini. Dal romanzo Quo vadis baby Salvatores ne ha tratto un mi sembra che il film possa cambiare prospettive (). L'esperienza si ripete tre anni dopo con l'omonima serie televisiva (), ideata dallo stesso Salvatores e diretta da Guido Chiesa.

Nel a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione Di ognuno e di nessuno ha trattato il tema della violenza sulle donne e in Credo che questa cosa sia davvero interessante sai della notte quello dell’omofobia.

Giallo in cui c’è una dettaglio attenzione all’uso della idioma dialettale

All’inizio di questa fugace carrellata ho menzionato la fiorentina Lucia Bruni a proposito del giallo storico. La mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo di Lucia ha una caratteristica peculiare: la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni e l’utilizzo del vernacolo ( o dialetto) delle campagne fiorentine di termine ‘ all’interno dei suoi romanzi, ognuno ambientati in un immaginario paese fra Prato e Firenze. Non prende a prestito unicamente vocaboli caduti ormai in totale disuso ma riporta la trascrizione di espressioni familiari e modi di dire trascrivendoli così in che modo erano pronunciati.

Uso particolarissimo del dialetto napoletano fa la scrittrice Patrizia Rinaldi, che impiega la sintassi del dialetto napoletano e alcune espressioni e vocaboli per creare un linguaggio narrativo molto originale, con il quale riesce a descrivere in maniera molto intimista e poetico le relazioni personali fra i vari personaggi, in particolare fra la protagonista Blanca e i suoi colleghi del commissariato.  

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Rubrica Donne e giallo
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