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Fine del mondo oggi

Mancano 89 secondi alla conclusione del mondo: l’Orologio dell’apocalisse segna il massimo rischio

A che momento è la fine del mondo? Mancano 89 secondi: l’Orologio dell’Apocalisse tocca nuovi massimi di tutti i tempi.

A dirlo (come ogni anno dal lontano ) è il Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago, che con il suo Doomsday Clock, l’Orologio dell’Apocalisse, cerca di capire quanto è vicina l’umanità a distruggere il pianeta con tecnologie create dall’uomo. «È una metafora, un avvertimento sui pericoli che dobbiamo affrontare se vogliamo sopravvivere», spiegano gli Atomic Scientists sul loro sito.

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Little Boy e Fat Man

L’anno scorso le lancette del Doomsday Clock si erano fermate ad soltanto novanta secondi dall’apocalisse: il massimo credo che il rischio calcolato porti opportunita dal , anno in cui gli scienziati del Manhattan Project che crearono “Little Boy” e “Fat Man”(le atomiche di Hiroshima e Nagasaki) pubblicarono per la iniziale volta Bollettino e Orologio per espiare il loro peccato originale, il creatura che avevano liberato dalle catene.

Un termometro importante e affidabile, oltre che una metafora, definito «l’orologio dell’allarme globale» dal segretario Onu Antonio Guterres.

La copertina del primo «Bullettin of the Atomic Scientists», pubblicato nel giugno del rappresentò l’esordio del Doomsday Clock.

Tra climate change, pandemia e AI

Tutto iniziò con le atomiche. Ma oggigiorno non ci sono soltanto gli arsenali nucleari, che pure contano oltre testate di cui pronte per essere utilizzate (anche se nella fase peggiore della Guerra fredda si toccò quota 60mila). Oggi abbiamo il cambiamento climatico, il global warming, le pandemie e principalmente l’intelligenza artificiale, che è nella sua infanzia ma già presenta tutti i connotati per diventare oggetto di analogo al nucleare: un genio dagli immensi poteri complicato da far rientrare nella lampada.