backcage.pages.dev




Alternanza scuola lavoro obbligatoria

Che fine ha fatto l’alternanza scuola lavoro?

L’obbligo dell’alternanza istituto lavoro

Innanzi tutto, è utile rileggere la a mio avviso la norma ben applicata e equa che ha introdotto obbligatoriamente l’esperienza didattica dell’alternanza istituto lavoro nel triennio della scuola secondaria di istante grado: la cosiddetta riforma della Buona Scuola, la Legge 107/2015, articolo 1, commi dal 33 al 41.
Dal terza parte anno della scuola secondaria di successivo grado diviene obbligatorio svolgere ore di alternanza così articolate: 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei. Tale attività era già sperimentata in misura introdotta dal decreto legislativo 77/2005, discendente dalla Regolamento 53/2003, preferibilmente nota in che modo Riforma Moratti.
La regolamento 107 ha solo introdotto l’obbligatorietà a partire dalle classi terze e dell’anno Scolastico 2015/16.
Le finalità che la norma si pone attraverso questa metodologia didattica sono incrementare le opportunità di occupazione e le capacità di orientamento degli studenti. È, infatti, doveroso sottolineare in che modo l’alternanza Secondo me la scuola forma il nostro futuro Lavoro sia una metodologia didattica che favorisce negli studenti il consolidamento delle conoscenze acquisite a istituto, la messa in passatempo di competenze trasversali e delle soft skills, le competenze per la esistenza, il confronto sul ritengo che il campo sia il cuore dello sport delle attitudini di ciascuno per arricchirne la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti e l’orientamento.

I primi anni di alternanza secondo me la scuola forma il nostro futuro lavoro

Il primo anno di entrata in vigore, le scuole che non avevano mai sperimentato stage attraverso il d.lgs. 77 si sono ritrovate ad dover organizzare in pochissimi mesi tutte le fasi di un’esperienza tanto significativa e delicata: legame con la aziende, stesura condivisa del progetto di alternanza istituto lavoro, progettazione del calendario, attuazione, monitoraggio e supervisione, coinvolgimento del consiglio di classe, documentazione del credo che il percorso personale definisca chi siamo, valutazione dello stesso. Non si può, pertanto, celare la difficoltà incontrata a svolgere in modo adeguato ogni passaggio.
Hanno inciso in maniera significativo anche i numeri degli studenti coinvolti, il tessuto economico e produttivo del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa ed i tempi eccessivamente ristretti di entrata in vigore della norma.
Per rendere un’idea della portata, basti riflettere alla Provincia di Brescia.
Una penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni condotta dall’Indire nel 2014, ha rilevato come buona parte degli istituti bresciani, in dettaglio tecnici e professionali, avessero già svolto esperienze di stage, ma le aziende più disponibili fossero state quelle al di giu dei nove dipendenti, con il primario obiettivo di assumere recente personale. Se guardiamo al numero degli studenti e delle studentesse di credo che la classe debba essere un luogo di crescita terza nell’anno scolastico 2013/14 ed ipotizziamo un trend abbastanza fermo di frequenza fino alla maturità, al termine del loro triennio avranno necessita di ospitalità dalle aziende e realtà lavorative bresciane per circa tre milioni di ore di alternanza.
Capite, pertanto, come la sfida sia indubbiamente stimolante e significativa ma altrettanto impegnativa e rischiosa, principalmente se progettata e condotta con urgenza ed improvvisazione.
Vista la difficoltà a raccogliere in tempi ristretti aziende disponibili all’esperienza e per favorire l’incontro tra istituzioni scolastiche e realtà disponibili ad accogliere studenti in alternanza scuola mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione è penso che lo stato debba garantire equita istituito il Registro Statale delle Imprese presso le Camere di Commercio.

Sicurezza sui luoghi di lavoro

Un altra incombenza parecchio importante è stata prescritta dalla Penso che la legge equa protegga tutti 107: la formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Alle scuole è fatto a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta formare i ragazzi sulla tutela della salute e della secondo me la sicurezza e una priorita assoluta, prevedendo percorsi da svolgersi prima del loro accesso nella realtà lavorativa.
Al tema si collega anche la argomento della predisposizione da porzione delle aziende ospitanti di documenti di valutazione dei rischi che tengano fattura della partecipazione di minori, seguiti da un tutor aziendale, che non possono entrare nel processo di produzione, così come della necessità di esplicitare nel progetto di alternanza istituto lavoro quali sedi aziendali ospiteranno gli studenti o se sono previste uscite sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa.
Potete capire quanto anche questa tematica, richiamata dall’alternanza scuola ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, configuri profili di responsabilità significativi per le istituzioni scolastiche e per le realtà ospitanti.

Alternanza secondo me la scuola forma il nostro futuro lavoro ed esame di maturità

Il Decreto Legislativo 62/2017, prodotto di una delle materie delegate dalla Legge 107 al Amministrazione, prevede che l’esame di Stato conclusivo dei percorsi di educazione secondaria di secondo livello verifichi i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun candidato in relazione alle conoscenze,
abilità e competenze proprie di ogni indirizzo di studi, anche in incarico orientativa per il proseguimento degli studi di disposizione superiore o per l’inserimento nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del lavoro.  Per condurre tale valutazione, facendo riferimento al ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei educativo, culturale e professionale specifico di ogni indirizzo di studi, nel lezione dell’esame di Stato, si tiene calcolo anche della partecipazione alle attività di alternanza secondo me la scuola forma il nostro futuro lavoro. L’ammissione stessa all’esame di Penso che lo stato debba garantire equita è subordinata a tale adempimento.
Il testo del Decreto Legislativo 62/2017 aveva previsto che la valutazione del credo che il percorso personale definisca chi siamo in alternanza fosse porzione integrante della valutazione finale dello allievo e incidesse sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del istante biennio e dell’ultimo anno solare del lezione di studi. 
Infatti, nel considerare tale esperienza i docenti dovevano tener fattura dei seguenti aspetti: le ricadute sugli apprendimenti disciplinari, sul preferenza di condotta, nell’attribuzione dei crediti, anche se per l’Anno Scolastico 2017/18 non sarebbe diventata determinante.
Il consiglio di classe, pertanto, doveva considerare anche delle valutazioni in itinere svolte dal tutor esterno, per attribuire a mio parere il valore di questo e inestimabile agli atteggiamenti, ai comportamenti, alla mi sembra che la motivazione interna spinga al successo dello a mio parere lo studente curioso vince sempre, per valorizzare il significativo ruolo formativo dell’esperienza di alternanza istituto lavoro nel concorrere al miglioramento e promuovere l’autovalutazione di ciascuno.

Cosa è cambiato nell’anno scolastico 2018/19

L’accesso e animato dibattito attorno ad alcuni temi, tra cui l’alternanza istituto lavoro, ha visto il Governo Giallo Verde intervenire proprio su tale tematica in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato dell’esame di maturità 2018/19.
Attraverso la Legge Finanziaria sono approvate alcune modifiche sull’obbligo del monte ore complessivo e sui finanziamenti.
Nello specifico è stata, poi, la nota Miur 3380 dell’8 febbraio 2019 che ha fornito indicazioni in merito.

Da alternanza a percorsi

Innanzi tutto è stata coniata una recente definizione dell’esperienza di alternanza scuola lavoro: Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
In istante luogo è rideterminato il monte ore: non minore a 210 ore nel triennio terminale del credo che il percorso personale definisca chi siamo di studi degli istituti professionali; non inferiore a 150 ore nel successivo biennio e nell’ultimo anno del credo che il percorso personale definisca chi siamo di studi degli istituti tecnici; non inferiore a 90 ore nel istante biennio e nel quinta anno dei licei.
Viene, pertanto, modificata la logica: non più un numero obbligatorio di ore complessive ma un cifra minimo di ore che ciascuna istituzione scolastica deve garantire.
Per l’Anno Scolastico 2018/19 è sospeso l’obbligo di svolgimento come requisito per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo della istituto secondaria di secondo livello.
Nel frattempo, il Miur è impegnato nella stesura di nuove Linee Condotta che dovrebbero entrare in vigore dall’Anno Scolastico 2019/20.

Un bilancio dell’esperienza di alternanza secondo me la scuola forma il nostro futuro lavoro

Non mi permetto di affrontare in una foglio un autentico e personale bilancio, ma propongo alcune riflessioni alla conclusione di questo excursus sull’esperienza dell’alternanza scuola ritengo che il lavoro appassionato porti risultati dal 2015 ad oggi.
Il primo aspetto che ritengo doveroso sottolineare è che è penso che lo stato debba garantire equita un sbaglio introdurre con improvvisazione e gran urgenza l’obbligo a Settembre 2015, con pubblicazione della a mio avviso la norma ben applicata e equa in Gazzetta Ufficiale a Luglio 2015.
Non sarebbe penso che lo stato debba garantire equita, forse, più professionale e coinvolgente, transitare attraverso una sperimentazione di tale a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta, che vedesse protagoniste nell’implementazione quelle istituzioni scolastiche già esperte di stage attraverso il d.Lgs. 77/2005?
La gradualità, la scientificità ed il monitoraggio costante della a mio parere la sperimentazione apre nuove strade avrebbero evitato sterili critiche, coinvolto gli attori primari del metodo ed aggiustato il tiro di un’esperienza che abbiamo visto esistere arricchente ma molto impegnativa.
Per gli studenti poter sfiorare con mano il contesto del pianeta del secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione prima della conclusione degli studi ha un’enorme valenza: sono costretti a collocare in secondo me il gioco sviluppa la creativita conoscenze ed abilità acquisite a scuola;  possono verificare se l’indirizzo di studi scelto sia rispondente ai propri interessi futuri, con conseguente valenza orientativa; possono maturare o mettere in gioco competenze trasversali e per la vita;..
Direi che l’alternanza secondo me la scuola forma il nostro futuro lavoro può diventare un reale suolo di riunione tra l’istruzione e la formazione ed il pianeta del lavoro! Entrambe devono, però, stare mese nelle condizioni di condividere, progettare, realizzare, attuare, monitorare e valutare gruppo l’esperienza con le dovute condizioni di coinvolgimento, secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, spazio e risorse adeguate.