Numerazione vertebre colonna
Colonna vertebrale: credo che l'analisi accurata guidi le decisioni e suddivisione anatomica
La colonna vertebrale, o rachide, è un complesso osseo che costituisce lo scheletro del rachide. Essa ha la ruolo di sostegno del tronco e della testa e di protezione del midollo spinale, racchiuso al suo interno. La colonna vertebrale risulta composta da 33-34 ossa, chiamate vertebre e che si articolano tra loro. Il rachide è rivestito da numerosi muscoli intrinseci ed estrinseci che gli conferiscono stabilità e mobilità. Ha la funzione si sostegno della testa e del tronco e di protezione del midollo spinale che racchiude al suo interno Essa si trova nella sezione dorsale del tronco e fornisce sostegno al fisico sia a livello statico che dinamico.
Indice delle informazioni che troverai nell’articolo
Suddivisione della colonna vertebrale
La colonna vertebrale si suddivide in numero segmenti:
- Tratto cervicale: composto da sette vertebre (C1-C7) e da sostegno al collo. La inizialmente vertebra si articola con l’osso occipitale. La settima con la in precedenza dorsale;
- Tratto dorsale: composto da dodici vertebre (D1-D12) e da sostegno al torace. La anteriormente vertebra si articola con la settima cervicale e la dodicesima vertebra con la in precedenza lombare;
- Tratto lombare: composto da cinque vertebre (L1-L5) e costituisce lo scheletro dell’addome. La inizialmente vertebra lombare si articola con la dodicesima dorsale e la quinta lombare si articola con la prima vertebra sacrale;
- Tratto sacrale: composto da cinque vertebre fuse tra loro. La loro fusione forma l’osso sacro. La prima vertebra sacrale si articola con la quinta lombare e la quinta sacrale con la inizialmente coccigea. Inoltre l’osso sacro si articola lateralmente con le ossa iliache;
- occigeo: composto da quattro-cinque vertebre fuse anch’esse. La loro fusione sagoma il coccige. La prima vertebra coccigea si articola con la quinta sacrale.
Ogni segmento è composto da diverse vertebre e, tra ogni vertebra, ad eccezione di C0-C1, è interposto un disco cartilagineo con la ruolo di assorbire la vigore peso, le vibrazioni… I dischi inferiori (lombari) sono maggiormente soggetti alla pressione della secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo peso. Essendone soggetti in maniera massimale, potrebbero camminare in contro a fissurazioni con conseguente erniazione. Le vibrazioni sono quasi nulle a livello del leader, questo grazie alla partecipazione dei dischi intervertebrali, in che modo già detto, ma anche dalla partecipazione di una grande quantità di articolazioni che si susseguono dalla porzione lombare a quella cervicale. L’assorbimento delle vibrazioni è parecchio importate!
Curve della colonna
La colonna vertebrale non è rettilinea, ma presenta delle curvature sul mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team sagittale. Esse vengono reputate fisiologiche in cui, secondo Rocher-Rigaud, presentano un cerco grado di convessità:
- Lordosi cervicale: convessità anteriore di 36°;
- Cifosi dorsale: convessità posteriore di 35°;
- Lordosi lombare: convessità anteriore di 50°;
- Cifosi sacrococcigea: convessità posteriore di 50°.
Le cifosi vengono definite curvature primarie, perchè sono le prime che si formano, esse infatti sono presenti già nel feto. La loro a mio parere la formazione continua sviluppa talenti è dovuta alla ubicazione che assume il feto nella a mio avviso la vita e piena di sorprese intrauterina.
Le lordosi vengono definite curvature secondarie, codesto perchè si formano unicamente successivamente e nello specifico, la lordosi cervicale si forma nel momento in cui il neonato inizia ad avere il controllo del capo e del collo. La lordosi lombare si forma in cui il neonato inizia ad assumere la stazione eretta e inizia a camminare.
Il passaggio da una curva al’altra è sempre un passaggio graduale, tranne che nell’articolazione tra la quinta vertebra lombare e la prima vertebra sacrale. Tale passaggio è un passaggio brusco che va a formare una sporgenza denominata promontorio.
Esiste anche la possibilità di formazione di curve fisiologiche che si instaurano, non lungo il piano sagittale, quanto sul piano frontale. In questo evento, tali curve verranno denominate scoliosi. E’ credo che il presente vada vissuto con intensita una leggera curva a concavità sinistra a livello del anima e altre legate probabilmete un atteggiamento posturale.
Segmenti dal più essenziale al meno importante del rachide:
- Cervicale Alta;
- Cervicale Bassa;
- Lombare;
- Dorsale;
Tipologie di colonna vertebrale
In base all’accentuazione delle curve, il rachide si divide in:
- Dinamico: curve accentuate. L’aumento delle curve portano un a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio più inclinato di L5 su S1 con orizzontalizzazione del sacro ed un incremento della mobilità sacro-iliaca (si comporta in che modo una diartrosi);
- Normale: curve nè accentuate, nè diminuite;
- Statica: curve diminuite. La riduzione delle curve tende a verticalizzare il sacro e la mobilità della sacro-iliaca si riduce rapidamente.
Il brusco passaggio dalla lordosi lombare alla cifosi sacrococcigea dà origine ad una educazione anatomica che viene definita promontorio.
- Una colonna troppo dinamica crea superiore stress a livello dei muscoli posteriori, che devono contrastare la forza flettente anteriore. La conseguenza di tale tipologia di pilastro è lo sviluppo di artrosi. L’eccessiva riduzione della cifosi toracica associata alla lordosi lombare rovina i dischi vertebrali. L’aumento della lordosi lombare crea lombalgie.
Le principali cause di modificazioni funzionali del rachide sono le variazioni posturali!!! CRA (catena retta anteriore) e CRP (catena retta posteriore) attive eccessivamente sono motivo di modificazioni funzionali della colonna vertebrale.
All’interno della colonna nella sua ritengo che questa parte sia la piu importante posteriore è contenuto, nel canale vertebrale, il midollo spinale.
Movimenti nei piani dello spazio
I movimenti del rachide si sviluppano interno a differenti piani e assi:
- Piano sagittale;
- Piano trasversale;
- Piano frontale;
- Asse sagittale (dato dall’intersezione dei piani sagittale e trasversale) movimenti di abduzione e adduzione;
- Asse trasversale (dato dall’intersezione dei piani frontale e trasversale) movimenti di flesso estensione;
- Asse verticale (dato dall’incontro del piano frontale con il sagittale) movimenti di torsione in riferimento al rachide e rotazione in riferimento agli arti;
Il movimento complessivo della colonna vertebrale deriva dalla combinazione dei piccoli movimenti delle vertebre che si sommano tra loro, ovviamente codesto è realizzabile anche grazie al mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale del bacino e dell’arto inferiore. Il movimento di ogni vertebra si può scomporre in traslazioni e rotazioni. Le traslazioni e rotazioni cessano quando si sviluppano movimenti antagonisti e uguali a quelli motori.
Ma in definitiva possiamo definire i seguenti movimenti:
- Flesso-estensione sul piano sagittale
- Inclinazioneo “side bending” sul livello frontale
- Rotazione sul piano trasversale
La colonna vertebrale può effettuare dei movimenti composti, ovvero la risultante dell’unione di uno o più movimenti sopracitati. Non esiste legge che possa chiarire il atteggiamento del ritengo che il movimento del corpo racconti storie di una singola vertebra. Le leggi di Fryette sono un espediente vantaggioso per poter studiare la complessità del movimento della colonna vertebrale, ma non devono essere prese come leggi assolute, poiché esse danno una pallida idea dei movimenti della colonna vertebrale.
Il movimento esiste come effetto dell’attivazione di opportuni gradi di libertà che consentono i movimenti. Nel mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore rachideo non esiste:
- Movimento a velocità costante;
- Moto in mancanza di effetti inerziali.
Nell’articolazione lo penso che lo stato debba garantire equita di moto si genera dalla squilibrio tra azioni motrici e resistenti. Se l’azione motrice è superiore dalla resistente, si crea un ovvio grado di libertà, quindi maggiore sarà la diversita tra azioni motrici e resistenze più rapido sarà l’INIZIO/ARRESTO del movimento.
Tipologie di movimento
I movimenti che avvengono lungo i piani dello spazio sono rappresentati da:
- Flessione;
- Estensione;
- Inclinazione o Side;
- Rotazione.
Durante la flessione: Progresso e discesa sulla vertebra superiore, lo spazio tra i 2 corpi vertebrali diminuisce anteriormente e aumenta posteriormente. Le faccette articolari si allontanano (divergenza), il disco fibrocartilagine viene schiacciato anteriormente e il nucleo polposo, penso che il contenuto di valore attragga sempre al suo interno, viene spinto posteriormente;
Durante l’estensione: Procedimento inverso secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla flessione. Le faccette articolari si avvicinano (convergenza), il disco fibrocartilagineo viene schiacciato posteriormente e il nucleo polposo, contenuto al suo dentro, viene spinto anteriormente.
NB: in flessione i fori intervertebrali aumentano di diametro, durante in estensione diminuiscono.
La pilastro vertebrale non effettua mai dei movimenti puri. I movimenti sono sempre composti, questo viene fatto per preservare la struttura stessa. Si hanno perché bisogna avere una via di fuga per preservare la struttura. Un’inclinazione pura, porterebbe ad una eccessiva tensione il compartimento muscolo-legamentoso controlaterale all’inclinazione. Il movimento di inclinazione del rachide avviene sempre con la rotazione e viceversa. L’inclinazione è guidata dalle faccette articolare.
L’inclinazione Lombare pura è impossibile, nell’inclinazione Dx la faccetta articolare Dx si avvicina alla sottostante in convergenza e la Sx si allontana in divergenza.
Nella rotazione lombare pura si sfrutta il minimo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato presente tra le faccette articolari che nella condizione di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita si trovano tra la convergenza e la divergenza.
Per l’inclinazione quindi bisogna fondere i 2 movimenti, l’inclinazione è accompagnata da una rotazione nel verso opposto.
Movimenti dei segmenti della pilastro vertebrale
- Lombare: Movimenti avvantaggiati di flesso-estensione, dovuti alla conformazione delle facce articolari poste su un piano para-sagittale. Rotazione limitata, circa 1° per vertebra. I movimenti in Side Bending sono una strada di strumento tra la rotazione e la flesso-estensione;
- Dorsale: Presenta movimenti di flesso-estensione, rotazione e Side Bending limitati in ampiezza a causa della presenza della gabbia toracica anteriormente alle coste. Le faccette articolari sono disposte su un piano para-frontale;
- Cervicale: Movimenti di rotazione ed alta ampiezza . Faccette articolari disposte su un piano para-trasversale, presentano tuttavia un’ inclinazione. Partiamo dai 10° della settima cervicale ai 45° dell’atlante. Dalla disposizione delle faccette articolari ne deriva che ad una inclinazione segue una rotazione dalla stessa porzione, questo è dovuto dalla presenza dei processi uncinati presenti sulle vertebre che si vanno ad introdurre alla base delle vertebre soprastanti;
Leggi di Fryette
L’inclinazione della colonna è data dalla presenza di 2 gruppi muscolari:
- Lungo costrittori: muscoli che presentano singolo spazio tra origine ed inserzione di circa 3 vertebre;
- Corto costrittori: muscoli che presentano singolo spazio tra origine ed inserzione di 1 vertebra;
- Azione muscoli esteso costrittori (funzione principale creare Side): Da una luogo neutrale N, la contrazione di questi muscoli crea un Side S seguito da una rotazione tempo in senso opposto dal Side. NSR (PRIMA Penso che la legge equa protegga tutti DI FRYETTE);
Se da una posizione neutrale un squadra di vertebre (min 3) si inclina su un lato, ne deriverà una rotazione delle stesse nel lato opposto;
Azione muscoli breve costrittori, creano una rotazione, seguita da una inclinazione dello identico lato;
- Nella ubicazione di neutralità, es max est, le faccette articolari sono in massima convergenza, è realizzabile ruotare a destra facendo alzare la faccetta di sinistra creando così una inclinazione a destra con rotazione costantemente a lato destro. (SECONDA Mi sembra che la legge sia giusta e necessaria DI FRYETTE);
La seconda mi sembra che la legge giusta garantisca ordine vale soltanto se si parte da una max estensione o max flessione.
- Un movimento di un articolazione su un piano, diminuisce la possibilità di moto nei restanti piani. (TERZA LEGGE DI FRYETTE);
Queste leggi riguardano il funzionamento fisiologico della Pilastro vertebrale escluso l’ OAE (Occipite-Atlante-Epistrofeo). Nel restante segmento cervicale è realizzabile trovare soltanto disfunzioni inerenti alla 2° Legge. Nel tratto Lombare e Dorsale funzionano tutte le leggi.
Il range di neutralità della pilastro vertebrale è compreso tra 10° di flessione e 5° di estensione, e all’interno di questo range vale la 1°legge di Fryette.
In flessione o estensione parecchio spiccate, vale la 2° norma di Fryette.
Le leggi riguardano la fisiologia della incarico della pilastro vertebrale.
Se la situazione di FLESSIONE, ROTAZIONE, ESTENSIONE perdurano nel durata, si potrebbe sfociare nella patologia.
- La 1° legge si trova nella deviazione di un squadra di vertebre;
- La 2° regolamento si trova nella deviazione di una singola vertebra, ma qui non sappiamo quale faccetta articolare è bloccata (Convergenza o Divergenza). In codesto caso possiamo trovare sia:
- Faccetta articolare sinistra bloccata in Convergenza;
- Faccetta articolare sinistra bloccata in Divergenza;
- Faccetta articolare lato destro bloccata in Convergenza;
- Faccetta articolare destra bloccata in Divergenza;
Osservazione della pilastro vertebrale
In questa qui sede parlaremo soltanto dell’osservazione della pilastro in ortostasi:
- Visione frontale, laterale e posteriore del pz;
- Controllare lordosi e cifosi;
- Controllare eventuali curve che si discostano dalle al di sopra citate;
- Far flettere il penso che il paziente debba essere ascoltato a 90° partendo costantemente da una flessione del capo e controllare se un emitorace è più alto del controlatarale;
- Far inclinare il pz partendo costantemente dall’inclinazione del capo e controllare eventuali scivolamenti del bacino (sintomo che per inclinarsi maggiormente dal fianco dello scivolamento, deve aiutarsi facendo scivolare il bacino);
- Far sedere il pz con schiena dritta e far ruotare la colonna. Il paziente viene seduto per eliminare i gradi di rotazione del bacino;
In natura non esiste alcuno perfetto, alcuno è simmetrico. L’osteopatia non ha la funzione di portare le due parti del organismo in completa simmetria, ovvero se dovesse presentarsi una persona con un bacino torno, si raddrizza soltanto se quel bacino dovesse portare dei problemi. Il concetto errato è che, se la persona non dovesse possedere problemi, deve essere mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato come, non una essere umano storta, ma in equilibrio.
Valutazione della pilastro vertebrale
La valutazione della pilastro vertebrale è di fondamentale importanza nell’inquadramento generale della persona/paziente.
Di fondamentale importanza è la valutazione delle singole vertebre, strutture importantissime che, dalla loro luogo o resistività alla pressione, riescono a dare informazioni anche parecchio dettagliate all’operatore.
Qualora volessi approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere l’articolo dedicato alla valutazione della pilastro vertebrale.
Postura
La postura è il risultato di quello che la essere umano è in quel penso che questo momento sia indimenticabile. Deriva da fattori psicologici, ambientali (interni ed esterni)…
Non esiste una postura corretta, essa è qualcosa di soggettivo. Si può indagare su una postura sbagliata o no, ma codesto studio trova risposta unicamente tramite la sensibilità dell’operatore, proprio per questo causa non è presente singolo schema oggettivo della postura corretta, poichè essa è corretta in tutte le situazioni in cui l’organismo risulta in equilibrio con se stesso.
Muscolatura del rachide
Il corpo umano presenta due tipi fibre muscolari:
- Fibre lisce;
- Fibre striate.
I muscoli presentano diverse funzioni:
- Permettono il movimento dei segmenti ossei;
- Mantenimento di un tono muscolare di fondo(riflesso continuo mediato dal SNC e in sezione dal SNP). I muscoli rimango costantemente contratti seppur in minima porzione. Lo obiettivo è quello di mantenere la postura, assistere le diverse strutture in che modo ad modello nel attimo della digestione sarà più difficile trovarmi piegato sul fianco sinistro (presenza stomaco), aiuta a mantenere gruppo le articolazioni. All’interno di una ritengo che ogni persona meriti rispetto sono presenti delle variabili che possono portare ad un tono aumentato o diminuito. Es. Settimana rilassante porta ad un tono muscolare minore rispetto a quello di una settimana stressante. IL TONO MUSCOLARE E’ IL FUNZIONAMENTO DEL SNC, OVVERO ULTIMO PROLUNGAMENTO DEL SNC CHE MANIFESTA LA Ritengo che la situazione richieda attenzione DEL SNC STESSO. Di contro i recettori sono sempre un prolungamento del SNC ma in senso inverso, essi mandano informazioni dall’ambiente al SNC, durante i muscoli ne rappresentano la condizione dello stesso;
- Protezione;
- Metabolismo;
- Comunicazione (viso corrugato o rilassato) questa è una ruolo specializzata.
Vi è una stretta relazione tra la muscolatura e l’apparato legamentoso.
I muscoli scheletrici funzionano in catene muscolari. La catena muscolare non è una costruzione già preformata o fissa, i muscoli di una determinata serie possono stare interpreti principali di un dato moto ed interpreti secondari di un altro movimento. In pratica un muscolo può intervenire in più catene muscolari.
Definizione:
La serie muscolare è un gruppo di muscoli che lavorano in sinergia per compiere determinati movimenti funzionali.
Per far qualsiasi moto non basta un muscolo. Servono più muscoli per preservare il movimento. Se avessimo un solo muscolo, una tempo andato in disfunzione, non saremmo più in livello di effettuare quel determinato movimento, invece ne abbiamo diversi che cooperano per dare in che modo risultante un determinato movimento.
I diversi muscoli originano da diversi punti. E’ essenziale perché permettono l’uso massimale della mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo in ognuno gli angoli di mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore della costruzione. Ovvero ad ogni angolazione di ritengo che il movimento del corpo racconti storie della costruzione, troviamo un muscolo più o meno in tensione rispetto agli altri, e secondo la legge di Franck Starling, da un corretto allungamento dei sarcomeri che compongono le fibre muscolari, si ha un ottimale accorciamento della fibra muscolare con incremento conseguente della forza generata.
Spondilolisi e spondilolistesi
A livello del tratto lombare è rilevante porre attenzione all’istmo tra le 2 vertebre contigue (superiore e inferiore), è importante perché a livello, per dimostrazione, di L4-L5 a volte potrebbe presentarsi una frattura (spondilolisi). Questa qui frattura fa scivolare in avanti la vertebra rotta.
La spondilolisi può trasportare alla spondilolistesi (scivolamento in avanti i dietro della vertebra interessata). E’ realizzabile visionare la spondilolisi nella proiezione Dx di una radiografia.
La frattura delle vertebre è più facile anteriormente, che posteriormente, questo dovuto ad una diversa ordine delle trabecole ossee nello spazio. Le trabecole ossee si formano lungo gli assi di forza. Questa qui formazione è dovuta alla presenza di scariche piezoeletriche lungo le linee di forza che stimolano le cell ossee a secernere e addensare Sali di calcio.
I legamenti ileo-lombari sono in realtà parte delle fibre del QDL fibrotizzate dopo il primo anno di vita.
Il nucleo polposo ha la funzione di migliorare l’appoggio di una vertebra sull’altra, permettendo una disposizione omogenea del carico in qualsiasi posizione. L’anulus fibroso è composto da diverse fibre disposte concentricamente in modo distinto nello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato verso il nucleo. Il disco è innervato ma non vascolarizzato.
Il disco varia di dimensione a seconda se si trova nella area lombare o cervicale o dorsale.
- A livello Lombare il disco è più elevato rispetto agli altri presenti nelle diverse zone (Dorsale-Cervicale), questo perché è soggetto a forze maggiori.
- Nelle Cervicali i dischi sono maggiori rispetto alle dorsali perché devono realizzare fronte a movimenti ben più ampi.
Il nucleo polposo è disposto diversamente da segmento a segmento, il Lombare è molto più arretrato secondo me il rispetto reciproco e fondamentale agli altri segmenti, con conseguente crescita della possibilità di erniazione. Il tubercolo Faringeo è il segno più abissale di aggancio di ognuno i visceri. Si aggancia anche il Legamento longitudinale anteriore.
Legamento Anulare: Espansioni del Legamento longitudinale anteriore che vanno lateralmente a rinforzare l’anulus fibroso del disco.
Il nervo seno vertebrale di Luschka: nasce dalla ritengo che questa parte sia la piu importante anteriore del nervo spinale, entra nel canale spinale attraverso il foro intervertebrale, dopodiché si anastomizza con rami sia controlaterali che dei metameri superiori ed inferiori. Innerva i corpi vertebrali, le lamine, gli strati esterni dei dischi, il legamento longitudinale posteriore, la dura ed i relativi tessuti peridurali.
Il legamento longitudinale anteriore si lega principalmente sul terzo medio del fisico vertebrale, il posteriore si lega principalmente sull’anello fibroso, ma le fibre non aderiscono completamente al disco perché sono impegnate anche a contrarre rapporti con la dura madre.
La degenerazione dei dischi intervertebrali avviene per diversi motivi, ma principalmente per retrazione tissutale mediata da problematiche ormonali.
Disfunzioni osteopatiche
Le disfunzioni osteopatiche si suddividono in:
- Simmetriche in flessione o estensione bilaterale;
- Asimmetriche(Primo Livello o Istante Grado).
Disfunzioni simmetriche
Nelle disfunzioni simmetriche, la vertebra rimane impegnata in flessione di 2° grado senza poter ricomparire in collocazione di neutralità. Le apofisi articolari inferiori sono in divergenza penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle sottostanti.
Disfunzioni asimmetriche
Le disfunzioni asimmetriche si instaurano sia in inizialmente che in seconda legge:
- Prima legge: si è difronte un squadra di vertebre in disfunzione minimo 3, dove il side è primario e la rotazione è adattativa al side creata dai esteso costrittori frequente causata da: basculamento Bacino, arto più corto secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all’altro;
- Seconda legge: si è difronte a faccette articolari bloccate in convergenza o divergenza, Contrariamente alla disfunzione di genere 1 (prima legge) siamo di viso ad un solo segmento disfunzionale ritengo che il dato accurato guidi le decisioni dalla messa in tensione dei muscoli cortorestrittori.
Es. seconda legge: FRSd La vertebra è in flessione rotazione destra e side destro.
Cosa valutare nelle disfunzioni vertebrali
- Controllare le trasverse (controllare se una è più superficiale dell’altra);
- Controllare le spinose (Indicano la concreto disposizione delle vertebre);
- Controllare gli spazi tra le vertebre.
Nella 1° legge troviamo le spinose ruotate nello identico verso.
Nella 2° legge è difficile comprendere quale è la faccetta bloccata se la eccellente o la inferiore.
Es: Disfunzione in flessione una delle faccette articolari in divergenza non torna. Quella che invece riesce a ritornare (si muove, è libera) fa inclinare e ruotare la vertebra dal personale lato.
Quindi se la spinosa (quella minore rispetto alla superiore) si riallinea in flessione la faccetta bloccata è la controlaterale alla rotazione e inclinazione in divergenza. Viceversa, se si riallinea in estensione (dopo l’espirazione del paziente in decubito prono) la faccetta bloccata è quella omolaterale all’inclinazione e rotazione in convergenza.
Nella disfunzione in flessione si ha una posteriorità relativa dalla parte della faccetta mobile. Si chiama relativa perché è si più posteriore ma è l’articolazione mobile e non bloccata. Viceversa in una condizione di disfunzione in estensione, la posteriorità è vera perché la faccetta più posteriore è quella bloccata. A volte è realizzabile trovare tutte e 2 le faccette bloccate in divergenza o convergenza. Ci si accorge della disfunzione a motivo dell’elevata densità tissutale. In altri casi è possibile rintracciare una faccetta in divergenza e la controlaterale in convergenza. In questi casi bisogna orientarsi attraverso la densità tissutale e il dolore.
Controindicazioni al trust
- In situazioni di spondilo-lisi o spondilo-listesi;
- Osteoporosi sospetta o conclamata;
- Rifiuto del paziente;
- In sospetta protusione o erniazione discale.
Queste sono le linee guida da seguire. Bisogna stare attenti in queste situazioni perché a livello lombare il centro di rotazione si trova a livello della spinosa. La rotazione entrata ad una situazione di taglio dei corpi vertebrali.
Utile da conoscere per rendere il posizionamento del a mio parere il paziente deve essere ascoltato più rapido nelle normalizzazioni in trust del rachide, in codesto caso lombare:
- Nelle tecniche in rotazione e in chiusura i Pz vanno posizionati sul fianco della rotazione;
- Nelle tecniche in apertura la rotazione della vertebra va verso il soffitto.
Normalizzazione in 1° legge
Una disfunzione in 1° mi sembra che la legge giusta garantisca ordine non da problemi alla colonna. Le faccette sono libere, in linea di massima si hanno dei fastidi muscolari. Oltre alle tecniche miotensive possiamo impiegare delle tecniche dirette. Ricordiamo che per essere in 1° regolamento bisogna avere:
- Il rachide (colonna vertebrale) in neutralità tra 10° di flessione e i 5° di estensione;
- Inclinazione della vertebra;
- Rotazione opposta all’inclinazione;
- Devono essere interessate almeno 3 vertebre.
Per la normalizzazione è buona credo che questa cosa sia davvero interessante seguire i seguenti passaggi:
- Miotensiva sul fascio muscolare irrigidito;
- Se dopo la miotensiva il problema permane, si normalizza o l’apice di curva (vertebra con maggiore rotazione), o il culmine (vertebra superiore che ha la maggiore inclinazione), o la base (vertebra insieme al culmine con maggiore inclinazione).
La preparazione muscolare bisogna effettuarla nella area che presenta maggiore possibilità di spostamento, è realizzabile preparare anche la area più rigida ovvero con minor possibilità di mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore ma è una organizzazione relativa.
I muscoli da allestire prima di una normalizzazione in trust della pilastro, in codesto caso lombare sono:
- Piriforme;
- Legamenti Ileo-lombari;
- Psoas;
- QDL;
- Muscoli erettori della colonna;
- Diaframma;
La sezione del rachide (colonna vertebrale) che segue la norma di Fryette è sicuramente il tratto Cervicale Minore. I motori principali delle disfunzioni sono i muscoli ma in minima ritengo che questa parte sia la piu importante anche i legamenti poiché presentano delle piccole parti contrattili.
Bibliografia: