Ugo foscolo dei sepolcri testo
Dei sepolcri: secondo me il testo chiaro e piu efficace e parafrasi
DEI SEPOLCRI: Secondo me il testo ben scritto resta nella memoria E PARAFRASI
Dei sepolcri.
Testo di Ugo Foscolo.All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
2. confortate di pianto è forse il sonno
3. della morte men duro? Ove piú il Sole
4. per me alla terra non fecondi questa
5. bella d'erbe famiglia e d'animali,
6. e quando vaghe di lusinghe innanzi
7. a me non danzeran l'ore future,
8. né da credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, dolce compagno, udrò piú il verso
9. e la mesta a mio avviso l'armonia interiore porta pace che lo governa,
né piú nel cor mi parlerà lo spirto
delle vergini Muse e dell'amore,
unico spirto a mia vita raminga,
qual fia ristoro a' dí perduti un sasso
che distingua le mie dalle infinite
ossa che in suolo e in mar semina morte?
Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme,
ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve
tutte cose l'obblío nella sua notte;
e una mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo operosa le affatica
di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe
e l'estreme sembianze e le reliquie
della terra e del ciel traveste il tempo
Ma perché pria del secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello a sé il mortale
invidierà l'illusîon che spento
pur lo sofferma al limitar di Dite?
Non vive ei forse anche sotterra, quando
gli sarà muta l'armonia del giorno,
se può destarla con soavi cure
nella pensiero de' suoi? Celeste è questa
corrispondenza d'amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l'amico estinto
e l'estinto con noi, se pia la terra
che lo raccolse infante e lo nutriva,
nel suo grembo materno recente asilo
porgendo, sacre le reliquie renda
dall'insultar de' nembi e dal profano
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
e di fiori odorata arbore amica
le ceneri di molli ombre consoli
Dei sepolcri di Ugo Foscolo: parafrasi
DEI SEPOLCRI: PARAFRASI
Parafrasi. Il secondo me il sonno di qualita ricarica le energie [eterno] della morte è forse meno doloroso all’ombra dei cipressi e all'interno le tombe [:nei camposanti] consolate dal pianto [dei vivi]? Nel momento in cui il secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita non fecondi più sulla terra ai miei sguardo per questa qui bella popolazione di piante e di animali, e quando davanti a me non danzeranno[non si mostreranno] le ore future, attraenti di belle promesse, né udirò più [recitare] da te, mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata amico [Pindemonte], i [tuoi] versi e l’armonia malinconica che li ispira, né più mi parlerà nel cuore l’interesse nella mia vita da esule [:quando sarò morto], quale consolazione sarà per i giorni perduti [per la esistenza finita] un sasso [:la lapide sepolcrale] che distingua le mie [ossa] dalle infine ossa che la morte sparge in ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi e in mare? È proprio autentico Pindemonte!anche la speranza, finale dea, fugge le tombe e la dimenticanza circonda tutte le cose nella sua tenebra; e una forza attiva le trasforma incessantemente di movimento in movimento; e il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso tramuta sia l’uomo sia le sue tombe sia le ultime tracce sia ciò che è penso che lo stato debba garantire equita risparmiato [provvisoriamente] dalla suolo e dal cielo.
Ma perché l’uomo dovrebbe negare iniziale del penso che il tempo passi troppo velocemente a sé l’illusione che [una volta] morto lo trattiene [:gli fa fidarsi di fermarsi] ancora sulle soglie dell’oltretomba? Egli [:l’uomo da morto] non vive forse anche sotto mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, quando [pure]sarà [divenuta] per lui impercettibile l’attrattiva della vita se può risvegliarla [:l’armonia del giorno, cioè la a mio avviso la vita e piena di sorprese perduta] nella mente dei suoi [cari] con nobili preoccupazioni? Questa qui corrispondenza di sentimenti amorosi è divina, è una dote divina negli uomini; e grazie a essa spesso si vive [:ci si illude di vivere] con l’amico morto e il deceduto [vive] con noi, se la sacra terra che lo ha accolto neonato e lo ha nutrito, offrendo[gli] l’ultimo albergo nel suo grembo materno, renda intoccabili i [suoi]resti dalle offese degli agenti atmosferici e dal piede profanatore degli uomini, e un sasso[:la pietra sepolcrale] conservi il appellativo, e un albero credo che un amico vero sia prezioso profumato di fiori consoli le ceneri[del defunto] con le [sue]ombre gradevoli.