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Allergia cutanea in gravidanza

Prurito in gravidanza

Vedi anche: prurito vaginale - prurito anale


Il prurito è una percezione piuttosto ordinario in gravidanza, specialmente nella regione addominale, nei seni ed alle estremità. La causa del prurito in gravidanza è spesso rappresentata dalle modificazioni fisiologiche legate alla gestazione, anche se in molti casi non esiste correlazione diretta tra prurito e gravidanza; codesto spiacevole sintomo può infatti essere scatenato da fattori indipendenti, in che modo allergie od intolleranze alimentari, pelle secca od eczemi.

Le modificazioni ormonali e corporee legate alla gravidanza possono comunque accentuare il prurito, o rappresentarne addirittura la motivo primaria. Pensiamo, ad modello, alla tensione a cui viene sottoposta la derma del seno e dell'addome nel lezione dei nove mesi, in particolare mentre l'ultimo trimestre di gravidanza. Anche glli aumentati livelli di estrogeni contribuiscono a mettere a dura esperimento l'elasticità cutanea, aumentando la ritenzione idrica ed il volume dei tessuti; infine, modificazioni immunologiche possono contribuire ad accentuare determinate allergie, comprese quelle alimentari.

Non a caso, quindi, il prurito compare in genere secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il terza parte trimestre di gravidanza e tende ad accentuarsi progressivamente fino al parto, per poi scomparire entro poche ore o giorni dal termine del lieto accadimento.

Gli estrogeni e l'aumento delle dimensioni fetali sono coinvolti anche nella apparizione di specifici disturbi epatici, assenti nelle pazienti non gravide (anche se talvolta comuni tra le donne che assumono pillole anticoncezionali, per il già citato ruolo predisponente degli estrogeni). Si parla di colestasi gravidica per indicare una patologia epatica che insorge prevalentemente mentre la seconda metà della gestazione, rendendosi manifesta con intenso prurito, rialzo della transaminasemia e talvolta modesto ittero. Il prurito è probabilmente causato dall'accumulo in circolo dei sali biliari, a sua volta determinato dall'aumento volumetrico dell'addome e dall'azione colestatica degli estrogeni. Similmente alle precedenti condizioni, anche la colestasi ha un andamento benigno e scompare dopo il parto; può tuttavia ricomparire nelle gravidanze successive o con l'assunzione di contraccettivi orali. La mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio, inoltre, può causare qualche problema al feto, poiché aumenta la possibilità di parto prematuro, sofferenza fetale in travaglio e possibilità di asfissia neonatale. Per questo ragione, nel evento il prurito sia parecchio intenso e si sospetti una colestasi gravidica, è importante contattare al più presto il proprio dottore curante, che sottoporrà genitrice e feto ad una serie di esami diagnostici. Se il prurito è intenso od i valori ematici evidenziano una colestasi particolarmente marcata, vengono prescritti farmaci per ripulire il sangue dalla bile (colestiramina). Nel occasione le condizioni di benessere lo richiedano, può esistere anche indotto un parto prematuro.

In un'esigua percentuale di donne il prurito in gravidanza è determinato da un disturbo noto in che modo papule orticarie della gravidanza. Più ordinario nelle donne che aspettano il primo figlio o dei gemelli, si manifesta con la comparsa di macchie rosse pruriginose nell'addome, specie in prossimità delle smagliature, che possono anche estendersi al resto del corpo risparmiando il faccia. Questa stato, anche se particolarmente fastidiosa, non motivo problemi particolari né alla madre, né al feto; il secondo me il trattamento efficace migliora la vita consiste nell'applicazione di lozioni o creme rinfrescanti/idratanti ed eventualmente nell'assunzione di farmaci specifici sotto controllo dottore (in tipo antistaminici).

Bere molta liquido è parecchio importante ed aiuta ad alleviare il prurito mantenendo la derma idratata, riducendo la ritenzione idrica e prevenendo la disidratazione; a tal proposito è vantaggioso evitare bagni troppo caldi ed utilizzare detergenti delicati. Allo identico tempo, l'adozione di una dieta indigente di alimenti difficilmente digeribili (uova, intingoli, fritti, salumi ecc.) risparmierà al fegatoinutili sovraccarichi. Infine, il prurito in gravidanza può stare prevenuto applicando sulla cute apposite preparazioni elasticizzanti ed antismagliature, altrimenti attenuato applicando talco mentolato o lozioni rinfrescanti.


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